Com’è noto, la classe politica e i vertici della scuola hanno lasciato Nicola lontano dal liceo, ed ora le Porte dell’Artistico di Locri potrebbero chiudersi nuovamente a causa della mancanza del servizio di trasporto scolastico che a tutt’oggi non è stato istituito. Contrariamente alle dichiarazioni diffuse sui mezzi di comunicazione che riportano l’avviamento del servizio in tutta la Regione, nella Provincia di Reggio Calabria e soprattutto nei Licei nella Locride non è mai stato Istituito il servizio scuolabus per gli studenti con disabilità, ciò in violazione della legge che recita <<tutti gli studenti con disabilità hanno diritto al servizio scuolabus sin dal primo giorno di scuola, ciò fa parte dell’inclusione e dell’integrazione scolastica>>. La Regione scarica la responsabilità sulla Provincia di Reggio Calabria dove tutto tace. Non entriamo nel merito dello sciacallaggio mediatico effettuato da certa politica appena Nicola ha varcato la soglia del liceo (ben 90 giorni dopo i suoi compagni di classe). Tuttavia quello del trasporto rimane ancora un problema irrisolto che pregiudica una frequenza costante delle lezioni. L’Associazione “Amici di Nicola”, a differenza di chi scrive per togliersi fantomatici “sassolini dalle scarpe”, difende i diritti di tutti gli studenti. Altra cosa è l’ostruzionismo che volutamente viene fatto quando un funzionario, anziché sburocratizzare una situazione straordinaria e trattarla con la dovuta straordinarietà, tende ad ingarbugliare ulteriormente l’iter amministrativo allungando i tempi burocratici a danno dei ragazzi come Nicola. Riguardo Elisa, la sorella maggiore, a prescindere dai titoli, era l’unica figura che poteva tamponare la mancanza dell’Assistente Educativo al fine di evitargli ulteriori assenze, e in attesa dell’istituzione dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione previsto dalla legge 104. Ma il Liceo ha preferito emarginare ulteriormente il ragazzo, infatti Nicola anziché iniziare l’anno scolastico il 14 settembre, ha cominciato il 12 dicembre. Noi, come organismo per la tutela delle persone con disabilità, abbiamo già denunciato il pregiudizio a danno di Nicola. E’ inaccettabile e paradossale tutto ciò, compreso il fatto di doversi affidare ai mezzi di comunicazione al fine di porre rimedio a problematiche vergognose per tutte le istituzioni. Se i servizi fossero stati garantiti nei tempi dovuti il ricorso ai mezzi d’informazione non avrebbe avuto ragione d’essere. Ricordiamo che i ritardi nell’assegnazione dei servizi e delle figure adeguate agli studenti con disabilità, ledono il diritto allo studio e all’inclusione scolastica e si verificano di anno in anno, infatti Nicola anche l’anno scorso ha perso due mesi di scuola. Si tratta di gravi e ricorrenti carenze che hanno determinato diversi esposti in Procura e interrogazioni parlamentari. Pertanto i meriti inopportuni della classe politica e le bacchettate della dirigente scolastica Autelitano sono alquanto fuori luogo e risultano lesivi dell’intelligenza e della dignità delle famiglia dello studente che per carenze e violazioni di legge hanno dignitosamente affrontato gravi difficoltà portando avanti battaglie di civiltà. L’inammissibile paradosso è quello di vedersi additare quali persone che fanno ostruzionismo da chi cerca le prime pagine dei giornali per questioni lontane dai diritti dei disabili. Come Associazione e Genitori, confidiamo nella Magistratura che in tempi e luoghi opportuni chiarirà le responsabilità di chi non ha fatto il proprio dovere. Auspichiamo inoltre una rapida conclusione delle indagini in corso per il bene degli studenti. Ricordiamo che le uniche persone che meritano gratitudine sono i genitori di studenti con disabilità che silenziosamente operano per superare le barriere mentali e burocratiche che incontrano nel servizio pubblico.
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