di GIANPIERO TAVERNITI
Riscoprendo gli Antichi Mestieri che un tempo muovevano economie diffuse, nei nostri centri e nei nostri borghi di Calabria, oggi viviamo un viaggio in una sorta di macchina del tempo che ci catapulta in una Bottega Artigiana, in una calzoleria moderna ,di quella modernità che la globalizzazione con le sua peculiarità ci ha donato,ma che di fatto ha indebolito e quasi azzerato le tante attività artigiane identitarie e distintive del nostro “made in Italy” sempre invidiato, cercato e contraffatto in tutto il globo. In questo viaggio, tra diversi artigiani calabresi, non possiamo trascurare questa ciliegina tricolore,quella regalatoci, dalla passione, dalla professionalità e dall’ esperienza di tre generazioni, del calzolaio “do scarparu” Nicola Gori di Davoli,in provincia di Catanzaro.
Immersi,tra tante scarpe di montagna che sembrerebbero irrecuperabili, tra tante scarpe da donna con tacchi rifatti a nuovo,tra qualche scarpa di qualità di famosi brand italiani,fresca di restyling di tintura.
Udiamo i colpi ritmati dal martellino che inchioda semigi che fissano il sottotacco, avvertiamo anche, un forte odore di colla che aveva recuperato un vecchio paio di scarpe da calcio “vintage”di vera pelle,tornate nuove,dopo il fissaggio della colla e la forte cucitura del calzolaio e pronte per calciare quel pallone di vero cuoio,solo ricordo indelebile del vero calcio passato.Un mare di scarpe in riparazione,ma spuntano come un sole all’orizzonte, un paio di mocassini di colore blu notte, creati e cuciti a mano dal nostro Nicola. Mocassini in pelle scamosciata ,simbolo del nostro” made in Italy”, un prodotto di qualità e di nicchia che un tempo era ricercato da tanti clienti e che oggi sembri ritornare,
visto che in tanti cercano la scarpa di qualità fatta a mano e assemblata con pellami di pregio che donano quella leggerezza, quello stile e quella eleganza di una scarpa di pregio , espressione del nostro prezioso “made in Italy”. Scarpa che fregia di gratificazione chi l’ha prodotta,ma di fatto inorgoglisce chi l’ha ordinata, visto che il cliente riceve in regalo, quella salubrità e freschezza trasmessa ai propri piedi una volta calzata.Non rimane che ringraziare Nicola Gori che avendo avuto in regalo dalla sua famiglia l’anrico mestiere di calzolaio,lo tramanda incollandolo con la colla della sua creatività e “inchiodandolo” con la produzione di diversi modelli italiani che un tempo erano richiesti in tutto il mondo perché erano prodotti da tante aziende calzaturificie italiane che oggi non hanno più il” lucido” di un tempo che le possa tenere pulite dal fango della globalizzazione che possiamo dirlo chiaramente, ha impoverito il mondo delle piccole aziende e delle piccole botteghe artigiane ,di fatto indebolendo il grande “made in Italy”.
Aspettando tanti tenaci calzolai come Nicola, armati del martello della passione che lavorino ritmati in sinergia,in un qualche cosa di importante e prezioso che nel globo potranno copiare nel design,ma che di sicuro non potranno copiare nella sua creatività ed estrositá, cucita a mano nella “borsa “fatta a mano e contenuta nel cuore del “portafoglio” del “made in Italy” che per uscire dalla crisi dovremo riempire, con la valorizzazione e l’ incentivazione, riscoprendo le attività che ci hanno arricchito nel boom economico e ci hanno contraddistinto positivamente nel globo.