Si è svolta il 19 e 20 luglio, in Piazza Canceglia a Bovalino, l’edizione 2024 dell’Arte del Noi, il format di promozione del volontariato ideato dal Csv dei Due Mari-Ets che raduna ogni anno decine di volontari e che quest’anno è stato realizzato grazie all’apporto di Adisco Locride-Odv di Ardore, Auser Noi ci siamo-Odv di Bovalino, 5 D-Odv di Bovalino, Croce Viola-Odv di Mammola, Don Pino Puglisi-Odv di Bovalino, Ass. Culturale Elena Romeo di Bovalino, Ass. Infiorata Borgo Antico di Bovalino, Saved Marve-Odv di Ferruzzano, Thalassemici Locri-Odv, Unitalsi Calabrese sottosezione di Bovalino, VII Coorte Aib-Odv di Grotteria.

Articolata in tre declinazioni – parole per dire, gesti per fare ed esperienze per sentirsi comunità – la manifestazione è iniziata con il laboratorio di improvvisazione teatrale dal titolo “Il corpo: poesia nello spazio” curato da Vincenzo Mercurio: un momento molto intimo e poetico che ha permesso di creare un clima di fiducia e di gioia tra i volontari partecipanti.

Dopo la fase introduttiva, condotta dal direttore del Csv Giuseppe Pericone, e i saluti istituzionali con il taglio del nastro alla presenza del presidente Csv Ignazio Giuseppe Bognoni e del sindaco Vincenzo Maesano, si è svolto il reading “Parole per dire comunità” durante il quale dodici volontari hanno declinato i significati dei tre lemmi scelti come architettura della festa – dono, condivisione e ascolto – leggendo i testi frutto di un lavoro di scrittura collettiva portato avanti nei mesi precedenti.

Parole che sono diventate esperienze quando i volontari delle associazioni partecipanti hanno proposto e realizzato attività di animazione coinvolgendo cittadini e visitatori in momenti di leggerezza ma anche di riflessione.

La prima serata si è conclusa con lo spettacolo di arte di strada “Non mi rompete le bolle” di Christian Cosentino, in arte Pascal Slava, che ha incantato grandi e piccoli con le sue variopinte bolle di sapone, avvolgendo il pubblico in un’atmosfera magica senza far mancare un appello corale per la pace.

La seconda serata di festa è iniziata con una simbolica installazione a Piazza Canceglia di tre cartelloni recanti le scritture collettive opera dei volontari intorno alle tre parole chiave scelte per celebrare questa edizione dell’Arte del Noi: segno del passaggio dei volontari e del loro abitare quel luogo, gesto simbolico del potere di cambiamento che si genera quando i singoli uniscono forze e talenti per il bene comune.

A seguire, ancora attività di animazione in piazza e poi la rappresentazione di A(r)MO (Compagnia Ucrìu e Teatro Proskenion), opera teatrale scritta da Tiziana Bianca Calabrò, magistralmente interpretata da Renata Falcone nel ruolo di Carmen, con la regia di Basilio Musolino. Una storia ambientata al cimitero di Armo, a Reggio Calabria, dove sono sepolti i migranti morti in mare e dove Carmen, davanti alla tomba di un ragazzo senza nome da lei ribattezzato CarloAlberto, come l’innamorato suo di tanto tempo fa, sgrana come un rosario i ricordi di tutta una vita. Un intreccio di mancanze, di storie di povertà e di ingiustizie, di dolore e perdite che ha rapito l’attenzione del pubblico presente, prendendolo per mano in modo intimo e carico di emozioni.

A fare da cornice alla festa, la mostra “Scatti di Valore” che raccoglie le opere fotografiche di studenti che nel corso degli anni, a partire dal 2010, hanno posato i loro sguardi sui valori del volontariato e li hanno rappresentati attraverso l’arte fotografica, ricevendo un premio o una menzione speciale nell’ambito dell’omonimo concorso ideato dal Csv.

L’evento si è concluso con i ringraziamenti e la consegna di una targa-ricordo al Sindaco per la grande disponibilità e il sostegno di tutta l’Amministrazione Comunale di Bovalino, e ai gruppi di volontariato per aver celebrato e reso viva questa edizione dell’Arte del Noi.

lanuovacalabria.it