Si celebra oggi, 8 marzo, la Giornata internazionale della donna. Una ricorrenza internazionale che si celebra ogni anno e sottolinea la lotta per i diritti delle donne, in particolare per la loro emancipazione, portando l’attenzione su questioni come l’uguaglianza di genere, i diritti riproduttivi e la violenza e gli abusi contro le donne.

Erroneamente definita ‘La festa delle donne’ nella cultura di massa, l’8 marzo dal secondo dopoguerra viene associata alla morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911, l’incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini, in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica).

Il 16 dicembre 1977, con la risoluzione 32/142, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose a ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all’anno “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”e di comunicare la decisione presa al Segretario generale. Adottando questa risoluzione, l’Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l’urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese. L’8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, fu scelta come la data ufficiale da molte nazioni.