Allerta Meteo– A partire dalla serata di oggi, una perturbazione, in transito dalla Tunisia verso l’area ionica, apporterà un rapido e spiccato peggioramento su Sicilia e Calabria, con diffuse piogge e forti temporali, in estensione domani anche alla Puglia meridionale. Sull’appennino meridionale e sui rilievi siciliani si determinerà un abbassamento della quota neve, con apporti al suolo anche abbondanti, associati a venti forti da nord. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento. L’avviso prevede dalla sera di oggi, venerdì 9 febbraio, precipitazioni diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia e la Calabria, specie sui settori orientali siciliani e sui settori meridionali e ionici calabresi. I fenomeni, che si estenderanno dal mattino di domani, sabato 10 febbraio, alla Puglia meridionale, saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Dalle prime ore di domani si prevedono, inoltre, nevicate oltre i 700-900 metri sui rilievi della Sicilia settentrionale, sulla Calabria e sulla Basilicata, con apporti al suolo da moderati ad abbondanti. L’avviso prevede anche venti di burrasca, con raffiche di burrasca forte, dai quadranti settentrionali su Sicilia e Calabria, in estensione, nel corso della mattinata, a Basilicata e Puglia. Mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata, per la giornata di domani, allerta arancione sui settori della Calabria meridionale e ionica, nonché sulla Puglia meridionale e sul messinese in Sicilia. Permane, inoltre, l’allerta arancione per rischio idrogeologico localizzato sul Veneto, bacino dell’Alto Piave, a causa della frana della Busa del Cristo, nel Comune di Perarolo di Cadore (Belluno), sulla quale è in corso un continuo e attento monitoraggio. Allerta gialla sui restanti settori della Calabria, su buona parte della Sicilia e della Puglia, nonché su tutta la Basilicata. Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
Cosa significa “allerta arancione”
Il livello di allerta “arancione” è il secondo più grave (dopo il rosso) in una scala di 4, che parte dal verde e prevede, appunto, giallo, arancione e rosso. Ma nel linguaggio tecnico, che cosa significa “allarme arancione“? Come abbiamo già più volte ribadito in passato, è un livello di allarme particolarmente elevato a cui è opportuno prestare ogni tipo di attenzione. Lo stesso livello di allarme, infatti, era stato lanciato per le alluvioni che lo scorso autunno hanno devastato, in occasioni diverse, prima Benevento, poi Taranto e infine Catania, provocando anche vittime. La “perdita di vite umane” è proprio uno dei rischi previsti dal livello di allarme “arancione”, che si lancia per fenomeni meteorologici “Diffusi, intensi e/o persistenti“.
Lo scenario d’evento geologico arancione, infatti, prevede:
- Possibili cadute massi in più punti del territorio.
- Possibilità di attivazione/riattivazione/accelerazione di fenomeni di instabilità anche profonda di versante, in contesti geologici particolarmente critici.
- Diffuse attivazioni di frane superficiali e di colate rapide detritiche o di fango.
Lo scenario d’evento idrologico arancione, prevede:
- Significativi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe e delle zone golenali, interessamento dei corpi arginali, diffusi fenomeni di erosione spondale, trasporto solido e divagazione dell’alveo.
- Possibili occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti.
Ulteriori effetti e danni rispetto allo scenario di codice giallo:
- Diffusi danni ed allagamenti a singoli edifici o piccoli centri abitati, reti infrastrutturali e attività antropiche interessati da frane o da colate rapide.
- Diffusi danni alle opere di contenimento, regimazione ed attraversamento dei corsi d’acqua, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti artigianali, industriali e abitativi situati in aree inondabili.
- Diffuse interruzioni della viabilità in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate detritiche o in zone depresse in prossimità del reticolo idrografico.
Pericolo per la pubblica incolumità/possibili perdite di vite umane.
Insomma, attenzione massima per un’allerta meteo particolarmente rilevante.
- Qui la tabella con gli scenari di rischio abbinati ai colori della protezione civile: “criticità arancione” significa “pericolo per la pubblica incolumità/possibili perdite di vite umane“.
Bollettino di Vigilanza Meteorologica Nazionale per Venerdì 9 Febbraio
Precipitazioni:
– sparse, tendenti a diffuse con fenomeni che assumeranno prevalente carattere di rovescio o temporale, sul settore sud-orientale e sui versanti ionici della Sicilia e sul settore ionico della Calabria meridionale, con quantitativi cumulati moderati;
– sparse, localmente anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto della Sicilia centro-orientale e sul settore tirrenico meridionale e ionico centrale della Calabria, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati;
– isolate, anche a carattere di rovescio, sul resto di Calabria e Sicilia e sulla Sardegna centro-meridionale e nord-orientale, con quantitativi cumulati deboli.
Nevicate: a carattere isolato sui settori alpini e prealpini al di sopra dei 700-900 m, con apporti al suolo deboli; in calo fino ai 1000-1200 m dalla serata sui settori settentrionali della Sicilia e sull’Appennino calabrese, con apporti al suolo moderati, in ulteriore calo nella notte.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: senza variazioni significative.
Venti: tendenti a forti nord-orientali in serata sulla Sicilia sud-orientale, in estensione nella notte ai restanti settori ionici della Sicilia e ai settori ionici della Calabria meridionale.
Mari: molto mossi lo Stretto di Sicilia e lo Ionio meridionale.
Bollettino di Vigilanza Meteorologica Nazionale per Sabato 10 Febbraio
Precipitazioni:
– diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia nord-orientale e sui settori meridionali e ionico della Calabria, con quantitativi cumulati elevati sui versanti settentrionali e orientali della Sila, da moderati a elevati sulle restanti zone;
– diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto della Sicilia orientale e sui versanti tirrenici centrali della stessa isola maggiore, sul resto della Calabria e sulla Puglia meridionale, con quantitativi cumulati generalmente moderati;
– sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Basilicata, Puglia centrale e versanti meridionali della Sicilia centrale, con quantitativi cumulati puntualmente moderati;
– da isolate a sparse, localmente anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto di Puglia e Sicilia e sulla Campania meridionale, con quantitativi cumulati deboli.
Nevicate: al di sopra dei 700-900 m su Campania meridionale, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia settentrionale, con apporti al suolo abbondanti su Calabria, Basilicata meridionale e settori centro-orientali della Sicilia settentrionale, moderati sui restanti settori lucani, deboli sulle restanti zone settentrionali della Sicilia, sulla Campania meridionale e sui rilievi della Puglia; al di sopra dei 1000-1200 m sul resto della Sicilia, con apporti al suolo moderati; al di sopra dei 300-500 m sul Piemonte sud-occidentale, con apporti al suolo deboli o puntualmente moderati, in rapido esaurimento in mattinata.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in sensibile diminuzione le massime sulla Calabria e localmente su Sicilia e Puglia.
Venti: da burrasca a burrasca forte settentrionali sui settori ionici di Sicilia e Calabria; forti dai quadranti settentrionali con raffiche di burrasca sui restanti settori di Sicilia e Calabria e su Puglia, Basilicata e Campania, con rinforzi fino a burrasca forte sulla Puglia meridionale e sui crinali sia appenninici che dei rilievi dell’isola maggiore; forti settentrionali sulla Liguria centro-occidentale, in attenuazione; tendenti a forti nord-orientali sul Golfo di Trieste; tendenti a forti settentrionali sui settori adriatici centrali e localmente su bassa Toscana e alto Lazio.
Mari: agitati lo Stretto di Sicilia e lo Ionio; molto mosso, tendente ad agitato, il Mar di Sardegna; molto mossi l’Adriatico centro-meridionale, il Tirreno meridionale e il Mar Ligure settore di Ponente al largo; tendenti a molto mossi dalla serata l’Adriatico settentrionale e il Tirreno centrale al largo.
Bollettino di Vigilanza Meteorologica Nazional
image: http://www.strettoweb.com/wp-content/uploads/2017/11/fulmini-150×150.jpg
e per Domenica 11 Febbraio
Precipitazioni: sparse, localmente anche a carattere di residuo rovescio, sui settori tirrenici di Sicilia e Calabria meridionale, sui settori orientali della Basilicata e sulla Puglia centro-meridionale, tendenti ad esaurimento, con quantitativi cumulati deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in diminuzione localmente sensibile nei valori serali sulle regioni adriatiche centro-meridionali.
Venti: forti nord-occidentali su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, con iniziali rinforzi di burrasca sui settori ionici calabresi e lucani e sulla Puglia meridionale, tendenti a generale attenuazione; inizialmente forti dai quadranti settentrionali su bassa Toscana, alto Lazio e settori adriatici centrali, in attenuazione; tendenti a forti occidentali in serata sulla Sardegna, specie sui settori settentrionali.
Mari: molto mossi l’Adriatico centro-meridionale, il Tirreno centrale al largo, il Tirreno meridionale, il Mare e il Canale di Sardegna, lo Stretto di Sicilia e lo Ionio, fino ad inizialmente agitato quest’ultimo al largo.