Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa Crosetto in occasione del Giorno dell’Unità nazionale della festa delle Forze Armate. “Il 4 novembre – prosegue Mattarella- ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l’Europa intera. Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione”.
Il Presidente della Repubblica ha deposto una corona d’alloro, sulla tomba del Milite Ignoto, all’Altare della Patria, in piazza Venezia a Roma. Poi, l’onore ai caduti con il Silenzio e il doppio passaggio in volo delle Frecce tricolori
Alla cerimonia erano presenti, tra le tante cariche istituzionali, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Il Capo dello Stato è arrivato poi a Bari al sacrario dei caduti d’Oltremare (il Presidente del Senato, in rappresentanza del Presidente della Repubblica, si è recato invece al Sacrario di Redipuglia) per la deposizione di una corona di alloro, la lettura di una preghiera e la firma dell’Albo d’onore, poi sul palco allestito a lungomare Nazario Sauro ha assistito alla parata militare con la sfilata dei reparti di Esercito italiano, Marina militare, Aeronautica militare, Arma dei Carabinieri e Guardia di finanza.
“La ricorrenza del 4 novembre scandisce un momento importante e imprescindibile della nostra storia. La vittoria insieme agli Alleati contro gli Imperi Centrali, che poneva fine alla tragedia della Grande Guerra – ha ricordato Mattarella nel suo discorso a Bari – segnava anche l’approdo della nostra lotta risorgimentale iniziata decenni prima. Un percorso lungo, sofferto, costato sacrifici, dolore, lutti. Costellato di eroismo, di speranze, di impegno per la libertà, di amore per la nostra Patria. E’ con questo spirito e con questa consapevolezza che oggi celebriamo la giornata dedicata all’Unità nazionale e alle nostre Forze Armate”.
“Dalla fine di febbraio si combatte, si muore nel cuore d’Europa”, in Ucraina. “Sono passati molti mesi senza che si intraveda uno spiraglio. Eppure la pace continua a gridare la sua urgenza. Una pace giusta, fondata sul rispetto del diritto internazionale e sulla libertà e la libera determinazione del popolo ucraino. Perché non vogliamo e non possiamo abituarci alla guerra”. L’ Europa unita “è stata per settant’anni l’antidoto più forte a egoismi e nazionalismi. Diverse generazioni sono nate e cresciute in un Continente che sembrava aver cancellato non soltanto la parola guerra ma talvolta persino la sua memoria. Poi improvvisamente la guerra – la tragedia della guerra – è riapparsa nel nostro Continente. E’ accaduto a causa della sciagurata e inaccettabile aggressione che la Federazione russa ha scatenato contro l’Ucraina e il suo popolo” ha sottolineato Mattarella. Su alcune frontiere come “lo spazio, la dimensione cibernetica, e anche lo spazio subacqueo“, alcune delle quali “ancora poco esplorate, si sta già giocando una competizione internazionale serrata, la cui posta in gioco ha molto a che fare con la nostra sicurezza. I nostri militari e il mondo della difesa hanno competenze e professionalità per svolgere un ruolo di primo piano in queste sfide“, ha evidenziato il Capo dello Stato.
“I nostri militari sono impegnati per garantire pace e sicurezza in tante aree del mondo. Lo fanno con straordinaria professionalità e competenza – ha inoltre ricordato Mattarella – con uno spirito di umanità che li fa apprezzare come un vero e proprio modello. Voglio ricordare quanti in questi anni hanno sacrificato la loro vita o sono rimasti feriti compiendo il loro dovere in missione. A loro la Repubblica è grata. Ai loro cari il pensiero e l’abbraccio di tutti gli italiani. Le famiglie dei nostri militari rappresentano il forte sostegno di chi sceglie di servire il proprio Paese indossando una divisa. Anche a loro va la nostra riconoscenza oggi”.
Poi il presidente della Repubblica ha espresso un auspicio: “Come è noto il 4 novembre è definito dalla legge 260 del 1949 giorno dell’Unità Nazionale. Il fatto di ricomprendere in questa giornata la Festa delle Forze Armate appartiene alla tradizione e a quel sentimento di omaggio alla memoria che trova grande riscontro nella coscienza delle nostre comunità. Credo che sia necessario, come ho ricordato alcuni mesi addietro al Governo, di assumere in legge la definizione completa del 4 novembre come Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Lo dobbiamo alla nostra storia”.
Nel suo intervento il ministro della Difesa ha ricordato che “il nostro obiettivo è il mantenimento della pace”, ha detto Crosetto. “All’Ucraina è in corso una drammatica e inaccettabile aggressione, e al fianco degli alleati stiamo partecipando con ogni sforzo perché prevalgano la libertà e la pace. La libertà non è un bene commerciale a cui si possa rinunciare, è un bene di tutti i popoli” ha detto il ministro alla presenza del Capo dello Stato.
“Nella giornata dell’unità nazionale e delle Forze armate, ricordiamo chi ha combattuto e si è sacrificato per la nostra patria. A loro, e a chi ogni giorno onora e difende il Tricolore, va la nostra più profonda riconoscenza e gratitudine. Viva l’Italia”. Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni postando alcune foto della cerimonia all’Altare della patria a cui ha partecipato con il capo dello Stato.
In mattinata, prima della celebrazione all’Altare della Patria, alla Stazione Termini la cerimonia che ha ricordato l’anniversario dell’arrivo a Roma, nel 1921, del treno partito da Aquileia su cui era posta la salma del Milite Ignoto presso il binario 1. Un viaggio ripercorso dal Treno della Memoria’ partito il 6 ottobre da Trieste che ha toccato 17 tappe, nato dall’iniziativa del ministero della Difesa, in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
“Oggi si conclude fisicamente un viaggio, ma quello che deve proseguire è il viaggio ideale – ha sottolineato il ministro della Difesa – che ci ricorda il sacrificio che hanno fatto molti uomini e ci deve impegnare nei nostri sforzi quotidiani nel servirlo come hanno fatto queste persone, anche ignoti, persone su cui si fonda la nostra democrazia e libertà. Non c’è onore più grande di servire un Paese”.
“Il 4 novembre, Giorno di unità nazionale, Giornata delle Forze armate, è il riconoscimento per tutti i militari che in Italia e all’estero servono il paese con passione, dedizione e sacrificio. Donne e uomini dei quali io sono profondamente orgoglioso. In più il 4 novembre è anche memoria. Vuole essere un doveroso omaggio ai caduti italiani della Grande Guerra, ma anche di tutte le guerre e missioni nazionali e internazionali” ha dichiarato Crosetto al Gr1, su Rai Radio1.
Il messaggio ai militari: ognuno di voi rappresenta il Paese
Ieri il ministro presso la sede del Comando Operativo di Vertice Interforze in video collegamento, ha rivolto, per la prima volta, il suo saluto ai militari italiani impegnati nelle missioni internazionali e nazionali in occasione delle celebrazioni per il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. “In occasione di questa giornata, vi porto i saluti del Governo e il ringraziamento della Nazione per il servizio che svolgete con passione, dedizione e sacrificio, in Italia e all’estero. Ognuno di voi all’estero rappresenta il Paese”. Tra i collegamenti anche le missioni a guida NATO sul Fianco Est dell’Alleanza, recentemente attivate, come Enhanced Vigilance Activity in Ungheria e Bulgaria e la Task Force Air in Polonia. Rivolgendosi ai contingenti schierati sul fronte Est della NATO ha affermato: “vi rendete conto del luogo in cui siete e del momento che stiamo vivendo ed è per questo che il vostro lavoro in questa particolare area geografica è fondamentale anche per far crescere la capacità di integrazione con l’Alleanza. È importante la presenza della NATO in questa regione e lo è anche il segnale che abbiamo dato”.
Crosetto ha poi aggiunto: “il quadro di sicurezza globale risulta fortemente alterato dall’ingiustificata aggressione russa ad uno Stato sovrano contro i principi del diritto internazionale. Oggi viviamo in un’Europa cambiata”. Durante il collegamento erano presenti il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, i vertici delle Forze Armate, il Segretario Generale/Direttore nazionale degli armamenti e il Comandante Generale della Guardia di Finanza, prosegue la nota. Nel corso dell’incontro il Comandante del COVI, Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, ha illustrato la situazione delle diverse missioni con mandato NATO, Unione Europea, ONU e bilaterali dove sono impegnati i militari italiani: dal Mediterraneo al Golfo di Guinea, dal Fianco Nord al Fianco Est della NATO, dall’Iraq al Niger, dal Libano ai Balcani occidentali. Molte sono le sfide che vedono impegnate le Forze Armate italiane: il contrasto del terrorismo, la complessa attività di pacificazione e di riduzione delle tensioni tra gruppi, la deterrenza nei confronti di ogni potenziale minaccia.
Nel corso del collegamento il ministro ha avuto un colloquio anche con i Comandanti dei contingenti in Albania, Bosnia-Erzegovina, Egitto, Gibuti, Iraq, Kosovo, Kuwait, Libano, Libia, Lettonia, Mozambico, Niger, Qatar, Somalia, e con i Comandanti delle navi “Chioggia” (Mar Mediterrano), “Martinengo” (Mar Mediterraneo), “Foscari” (Mar Mediterraneo), “Borsini” (Oceano Indiano) e “Thaon Di Revel” (Oceano Indiano). Inoltre, sono stati effettuati due collegamenti con i Comandanti dell’Operazione “Strade Sicure” delle città di Trieste e Caserta per un aggiornamento sull’attuale situazione operativa, sottolinea la nota del ministero della Difesa.
Durante il collegamento il Ministro ha affermato: “è importante il lavoro di addestramento a favore delle Forze Armate straniere per formare la dirigenza di oggi e di domani e per tessere rapporti per i prossimi dieci, venti anni in una strategia di medio e lungo termine”. E rivolgendosi al Contingente in Qatar ha detto: “sarete gli unici a rappresentare l’Italia ai Mondiali! Per questo tenete alta la nostra Bandiera”.
fonte e foto rainews.it