Si è conclusa con la richiesta di sostanziale conferma delle condanne di primo grado, con solo tre piccole rideterminazioni delle pene, la requisitoria del sostituto procuratore generale di Reggio Calabria,   Francesco Tedesco, che ieri ha discusso davanti alla Corte di appello di Reggio Calabria, dove è in corso il filone dell’abbreviato del processo fondato sugli esiti investigativi dell’operazione “New Generation – Riscatto II”. Il pm Tedesco ha individuato un vizio di procedibilità per un capo di imputazione ed ha chiesto la rideterminazione della pena, di pochi mesi, nei confronti di tre degli imputati del maxiprocesso nel quale sono coinvolti 23 persone condannate dal gup distrettuale reggino a complessivi 284 anni circa di reclusione.

La Procura generale ha chiesto la conferma delle condanne a 20 anni di reclusione agli imputati principali. L’inchiesta, scaturita dalle indagini svolte dai Carabinieri di Locri, coordinate dalla Dda reggina, ha portato ad individuare quelli che sono state ritenute le “giovani leve della cosca Cordì”, operante nel territorio di Locri.

Agli imputati sono contestati, a vario titolo e con modalità differenti, reati che vanno dall’aver fatto parte ad un’articolata associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanza stupefacente, alla detenzione di armi e munizioni, al danneggiamento, dall’estorsione pluriaggravata al traffico e spaccio di banconote false ed altro.

Come riporta Rocco Muscari su gazzettadelsud.it, la Corte d’appello reggina, (presidente Alfredo Sicuro, consiglieri Adriana Trapani e Giuseppe Perri), ha già fissato il calendario per le conclusioni del collegio di difesa che si suddividono nelle udienze del 19 febbraio e del 12 marzo.
È in corso di definizione davanti al Tribunale penale di Locri il troncone del processo che si svolge con le forme del rito ordinario, nel quale il sostituto procuratore Vittorio Fava ha concluso con la richiesta di condanna a complessivi 132 anni e 2 mesi per 16 imputati e la piena assoluzione per altri 4 imputati. In questo processola camera di consiglio è prevista per fine marzo.