“Io sono la PORTA delle pecore (…) se uno entra attraverso me, sarà salvato”. Con questa similitudine Gesù vuol farci comprendere che solo in Cristo, solo passando attraverso di Lui, noi possiamo trovare la salvezza. Nessuno che si dica cristiano può prescindere da Lui, da un rapporto con la sua Persona. Non basta quindi appellarsi ai suoi ideali, non basta richiamarsi al suo insegnamento. Lui, Gesù, la sua persona, con tutto quello che ha detto e fatto è un punto di passaggio obbligato. E’ a Lui che ci si deve riferire, è sulla RELAZIONE con Lui che fa perno l’esistenza cristiana. Dal rapporto personale e vitale con Cristo, che è fatto di ascolto e risposta, di ricerca e di scoperta, nasce una FEDE autentica che si misura poi con l’impegno quotidiano, con le SFIDE di questo tempo.

Gesù è il vero PASTORE, che entra dalla porta e che le pecore conoscono. E’ diverso dai falsi pastori perché, a differenza di essi che vengono per rubare e distruggere, Lui viene per donare la vita in abbondanza. “Attenzione ai ladri e ai briganti!” ci ammonisce in qualche modo il vangelo odierno. Briganti sono coloro che entrano nel recinto delle pecore scavalcando la recinzione. Sono coloro che usano la religione per impossessarsi degli altri. Gli assetati di potere.

Gesù invece è colui che entra nella nostra vita senza manipolazione, senza violenza, con immenso rispetto. Lui solo è il BUON PASTORE. E cosa fa quando è entrato nel recinto? Con infinito amore, ci chiama per nome e ci fa uscire, per guidarci verso la vita in pienezza.

Nella giornata di preghiera per le VOCAZIONI preghiamo affinché il Buon Pastore non privi mai la sua Chiesa del dono di vocazioni sacerdotali e religiose. L’esperienza insegna che dove mancano le vocazioni, la vita cristiana illanguidisce. Preghiamo con fervore che il Signore faccia sentire la sua voce a tanti giovani generosi e faccia loro comprendere la BELLEZZA di una vita tutta spesa per la gloria di Dio e il bene dei fratelli.

d. Enzo Ruggiero