Dieci persone sono indagate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia per concussione, corruzione e intestazione fittizia di società, con l’aggravante delle finalità mafiose, per aver agevolato – in particolare – la cosca di ‘ndrangheta dei Dragone, originaria di Cutro, nel Crotonese.
Al centro dell’inchiesta i cosiddetti “fondi sisma”, ovvero le risorse per la ricostruzione dopo il terremoto che nel 2012 colpì la provincia di Mantova.
L’ipotesi degli inquirenti – che ritengono di aver costruito quello che definiscono “un solido quadro indiziario” – è che gli indagati abbiano appunto favorito, in tal senso, il clan mafioso per fargli ottenere i fondi.
L’operazione, non a caso chiamata in codice “Sisma”, è scattata in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Calabria dove i Carabinieri del capoluogo lombardo, oltre alle misure cautelari, stanno eseguendo anche decine di perquisizioni in abitazioni e studi tecnici di professionisti interessati dalle indagini.
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