Onorevole Ministro Mara Carfagna,
I tre comuni di Africo, Platì e San Luca, come purtroppo è noto, sono un Sud del Sud, in quanto assommano ferite, dolori, arretratezza, disgregazione sociale, fatica relazionale, disoccupazione, debolezza e dequalificazione della rete educativa e scolastica. Tale palude è il brodo di coltura di una diffusa presenza di criminalità mafiosa, che tanto li ha malfamati e infangati.
Questi comuni intendono riemergere e reagire! Nelle scorse settimane, i loro Sindaci, accompagnati dal referente regionale di Libera, hanno predisposto assieme, con l’aiuto di tecnici volontari, importanti Schede relative al Contratto Istituzionale di Sviluppo dal titolo Svelare Bellezza. Tali schede prevedono, tra l’altro, la realizzazione di un museo d’arte moderna ristrutturando i tunnel-bunker della mafia a Platì, il recupero di un monumentale centenario ricovero per ovi-caprini in pietra a volta, archi in pietra e terra cruda di rara centenaria fattura a San Luca, e infine i tre progetti del comune di Africo relativi alla riqualificazione del lungomare, alla riqualificazione ambientale e di mobilità sostenibile del percorso Strada della Montagna e, in ultimo, alla ridestinazione dell’asilo nido con percorso trekking della frazione di Casalnuovo.
I progetti del CIS sono stati presentati al Presidente Roberto Occhiuto, ottenendo considerazione, ascolto e immediati paralleli interventi concreti, chiedendo a lui sostegno perché essi potrebbero rappresentare un’occasione di ripopolare la montagna e rivitalizzare l’economia del territorio con creazione di lavoro e imprese, stimolando i giovani a restare e cambiare. E, in effetti, i Sindaci, con Libera e l’associazionismo sociale, hanno già incontrato la vicepresidente con delega all’istruzione, Giusi Princi, per i problemi della gravissima emergenza educativa.
Ora ci rivolgiamo alla Signoria Vostra per ottenere un incontro per rappresentare un bisogno, cioè che le eventuali carenze tecniche delle Schede del CIS, redatte da volontari, possano essere colmate con l’aiuto e l’accompagnamento dei funzionari preposti deII’Agenzia per la coesione territoriale del Ministero, in quanto i nostri piccolissimi comuni non dispongono di adeguati uffici e ciò aggrava il nostro già notevole svantaggio.
Il suo collega, Francesco Cannizzaro, molto cortesemente, si è dichiarato disponibile a consegnare brevi manu questa nostra richiesta di incontro, arricchendola di ulteriori specificazioni e dettagli. Anche Paolo Russo, contattato da don Ennio, con la solita disponibilità e cortesia che Io contraddistingue, si è detto disponibile a presentarLe l’iniziativa
Aggiungiamo solo l’invito, ove fosse gradito, che la Signoria Vostra venga a visitare le realizzazioni che l’antimafia sociale della Pastorale del Lavoro della Diocesi di Locri-Gerace e le cooperative hanno creato da 25 anni e che tutt’ora durano e si rafforzano: 40 ettari di serre per la coltivazione di piccoli frutti che producono 3.000 quintali di lamponi; 15 allevamenti di maiale nero brado (le tradizionali mandrie di Odisseo) riuniti in consorzio; una rete di piccoli caseifici arrampicati in montagna.
L’occasione ci giunge assai favorevole per esprimerLe il nostro saluto e apprezzamento per il lavoro svolto.