R. e P.
Dopo le soste obbligatorie a causa del coronavirus, Palazzo Sant’Anna, Storico convento delle suore di clausura,il 1 giugno prossimo, inizia l’attività come Centro Congressi, Albergo, Ristorante. Come si ricorderà alla gara per il bando di assegnazione in gestione indetta dal comune di Gerace è risultata vincitrice una società di esperti del settore diretta da Ettore Multari (foto sotto) che ritorna nel suo paese dopo oltre 40 anni d’esperienza fatta nei più qualificati alberghi della costa jonica.
La struttura, dopo i restauri sia interni che esterni , che ha visto all’opera i giovani artigiani geracesi, ai quali va il plauso ed i ringraziamenti per la meticolosa attenzione con la quale hanno curato gli interventi onde evitare modifiche all’interesse storico rivestito dal sito ritorna a quella che è stata l’ultima destinazione dopo gli interventi strutturali degli anni scorsi.
Palazzo Sant’Anna dispone di sale per congressi e manifestazioni culturali con attrezzature audio-video molto sofisticate , di ristorante interno per 200 persone e terrazzo panoramico per 300 , per servizi di banchettistica per qualsiasi evento e di 10 camere molto ampie ,vista mare, con arredo ad intarsi d’ulivo.
Per il suo interesse storico (fatto costruire nel 1344 dal vescovo calabrese Barlaam, nativo di Seminara e maestro di Petrarca e Boccaccio) e per la posizione che domina tutta la riviera jonica, la location si può considerare fra i più distinti ed unici non solo della Calabria. Considerati i lavori di ripristino dell’esterno (rifacimento della pavimentazione , verde attrezzato), ed i lavori in fase d’ultimazione effettuati dal Comune della Via S. Domenico , questo “angolo di Gerace” è diventato il più elegante e suggestivo dell’intero centro storico. Il programma delle manifestazioni, stilato dall’ufficio di direzione di Palazzo Sant’Anna , prevede tra l’altro delle iniziative culturali che coinvolgono nell’organizzazione diversi cittadini (mostra stabile dei pittori sconosciuti, mostra dell’artigianato locale , concerti musicali, rappresentazioni teatrali ) che dovrebbero animare il periodo invernale non soltanto di Gerace ma dell’intera riviera dei gelsomini