Sull’Aeroporto di Reggio Calabria, l’amministrazione Falcomatà, dà vita all’ennesima ‘svolta’ sbagliata”. A Luglio 2017 SACAL  S.p.A., gestore dell’aeroporto di Lamezia Terme  si aggiudica  la gestione degli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone. La scelta dell’affidamento ad un unico gestore nasce per favorire i potenziali operatori economici interessati, esaltando l’attrattività della concessione in termini di un più ampio bacino di utenza e possibili sinergie gestionali tra i due aeroporti. A novembre 2018  si è svolta la conferenza stampa di presentazione della convenzione tra la Città Metropolitana e la Sacal SpA, il Sindaco Falcomatà nel corso della conferenza sottolinea il cambio di rotta rispetto al passato, “Abbiamo superato tutte le numerose problematiche del passato  attraverso un’attenzione fattiva e concreta realizzata con un preciso lavoro portato avanti dall’amministrazione, vicesindaco Mauro, Delegato Marino e dalla Dirigente Attanasio.

“Il 10 Ottobre 2016 Alitalia  aveva comunicato l’eliminazione dei voli da e per Reggio Calabria. Abbiamo analizzato le cause che avevano portato a decremento e vi abbiamo posto rimedio. Il nostro lavoro è stato silenzioso lontano da clamori e da comunicati stampa perché il nostro obiettivo era la soluzione concreta del problema. Le iniziative di marketing daranno risalto a tutto il territorio metropolitano, promuovendo l’immagine positiva di tutta l’area metropolitana”. A dicembre 2019 la bugia è nuda. Dati in picchiata per Reggio Calabria (260 movimenti, -42,7%; 21.363 passeggeri, -29,3%; 1 tonnellata cargo, -25,9%) e Crotone (62 movimenti, 10.442 passeggeri). Per quanto riguarda i dati complessivi degli 11 mesi Lamezia Terme ha registrato 23.878  movimenti (+13,1%), 2.785.432 passeggeri (+8,4%), 1.120,7 tonnellate cargo (+20,5%), mentre dati molto più contenuti per Reggio Calabria (5.279 movimenti, 343.908 passeggeri, 28,2 tonnellate cargo) e Crotone (1.056 movimenti, 159.086 passeggeri). Nel Maggio 2018, la Sacal offrì alla Città metropolitana la possibilità di acquisire alcune quote societarie, ma il Sindaco metropolitano rifiutò. Perché? Se la Città metropolitana avesse acquisito un minimo di quote non avrebbe avuto la possibilità di quantomeno discutere sulle scelte societarie? Non avrebbe potuto determinare orientamenti e atti a favore dello scalo reggino? A quanto pare, ci troviamo davanti all’ennesima “svolta” sbagliata di questo Sindaco”.

Nicola Malaspina, presidente del Centro Studi Tradizione e Partecipazione