In questo giorno ,  che per una repubblica dove il primo articolo della Costituzione recita, « L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. », di fatto dovrebbe essere il giorno di festa per tutti, ma di fatto non lo e’.Tantissimi italiani , non hanno un lavoro, non hanno la dignità che lo stesso dona, alimenta, tantissimi lo hanno perso per loro negligenza o errore, come per l’improduttiva azione legiferante dei politici, altri per le speculazioni delle iene del mercato azionario e per la globalizzazione, tanti un lavoro non l’hanno mai avuto , altri invece hanno dovuto lasciare la famiglia , andare lontano per averne uno e acquistare la dignità che la loro ITALIA, non e’ stata capace di offrirgli. Una giornata che non deve dividere,  il lavoratore non ha colore, appartenenza politica , ha solo dignità verso chi lo ha, che non deve precludere a nessuno di averla, in questo momento importante e storico, per la nostra Repubblica , sempre più indebolita, visto che tanti articoli della costituzione, della struttura portante democratica, sono crepati indeboliti e garantiti a meta’, occorre fare una considerazione onesta, come mai i politici nazionali ,eletti il 4 marzo scorso, non stanno lavorando a pieno per noi italiani, visto che per la indegna fame di una poltrona , non riescono a trovare la quadra per formare un governo stabile e attivo? Certo la responsabilità e’ dovuta anche ai limiti legislativi della legge elettorale che ha impantanato tutti, in un periodo che l’Italia, quasi in recessione non poteva e doveva permettersi. Non vogliamo , rovinare la festa a chi ha un lavoro ed ogni giorno con sudore, energia , trasparenza e laboriosità, lo mantiene , alimentandosi e nutrendosi della dignità, che non deve essere a uso di pochi , ma dovrà essere a disposizione di tutti gli italiani, quindi se non riparte la stabilita’ politica e programmatica istituzionale, non potremo essere uguali e quell’ ART. 1 non sara’ uguale per tutti e non potranno essere garantite la costituzionalità  e la legittimità della carta madre democratica , che non deve essere indebolita, ma dovrà essere sempre più rafforzata con il lavoro degli italiani, partendo dal gigante operaio , manovale , fino al piccolo politico dai grandi progetti , mai realizzati , passando per tutte le categorie professionali e artigiane, ricordandosi sempre e lavorando tutti uniti , per creare le condizioni e il terreno fertile, per coltivare dignità, innaffiata dal lavoro quotidiano , che tutti i figli dell’ITALIA COSTITUZIONALE E DEMOCRATICA dovranno avere per diritto e dovranno  avere il dovere, di  onorarlo e rafforzarlo, nell’espletamento della propria funzione.

                                          BUON PRIMO MAGGIO LAVORATORI

Gianpiero Taverniti

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